Giustizia e Famiglia: l’Affidamento Super Esclusivo
Si ritiene noto il principio per cui (ex art. 337 ter c.c. “La responsabilità genitoriale è esercitata da entrambi i genitori”), onde il Giudice, nell’adozione dei provvedimenti relativi alla prole, deve valutare prioritariamente il regime dell’affidamento condiviso, avendo sempre a mente ovviamente il preminente ed esclusivo interesse dei minori.
In un siffatto contesto normativo, ne discende che il provvedimento che dispone l’affidamento esclusivo ai sensi dell’art. 337 quater c.c. ad uno soltanto dei genitori, con esclusione dell’altro, costituisce un’ipotesi eccezionale, che trova la sua ragion d’essere nella necessità di evitare al minore un possibile pregiudizio derivante da un regime ordinario di affidamento condiviso.
A tal fine, il pregiudizio nei confronti del minore, per essere considerato rilevante, deve essere oggettivamente idoneo ad alterarne od a porne in pericolo l’equilibrio e lo sviluppo psico-fisico, non essendo sufficiente in tal senso l’esistenza di una mera conflittualità fra figlio – genitore o fra i genitori stessi (cfr. Cass. Civ. n.27/2017) che, come spesso accade, deve ritenersi come un ordinario corollario nei procedimenti di separazione, scioglimento, cessazione degli effetti civili, annullamento, nullità del matrimonio.
Pertanto, il Giudice sarà tenuto in queste situazioni a ben motivare sia in ordine al “pregiudizio potenzialmente arrecato ai figli da un affidamento condiviso” sia anche “all’idoneità educativa o alla manifesta carenza dell’altro genitore” (fra le altre, Cass. Civ. n. 27/2017), ed a tanto deve pervenire sulla base delle allegazioni e delle risultanze istruttorie.
L’elaborazione giurisprudenziale, tuttavia, è andata ben oltre il dato letterale della norma, estrapolando dall’art. 337 quater c.c. un terzo genere di affidamento, ossia il c.d. “affidamento esclusivo rafforzato” o “affidamento super esclusivo”.
L’art. 337 quater c.c., infatti, al terzo comma prevede che le decisioni di maggior interesse per i figli, ossia quelle riguardanti la salute, l’educazione, l’istruzione o la fissazione della residenza abituale, debbano essere adottate da entrambi i genitori, anche in presenza di un affidamento esclusivo, “salvo che non sia diversamente stabilito” e proprio quest’ultimo inciso ha consentito alla giurisprudenza di elaborare questa nuova figura di affidamento monogenitoriale blindato, che consente al genitore affidatario rafforzato di adottare tutte le decisioni inerenti il minore, anche senza il consenso preventivo dell’altro genitore e, addirittura, finanche prescindendo dalla sua – previa- consultazione.
In argomento, il nostro studio legale ha ottenuto un importante risultato in un caso di affidamento familiare, garantendo alla Cliente l’affidamento super esclusivo (ovvero, super esclusivo rafforzato) dei suoi figli.
Questo provvedimento rappresenta un importante traguardo per la madre, cui è finalmente addivenuta dopo una serie indefinita di gravi inadempienze dell’ex coniuge e si presenta, soprattutto, come una decisione fondamentale per il benessere e la serenità dei minori coinvolti.
Il Caso
La Cliente, madre determinata e dedita quasi a tempo pieno alle esigenze dei suoi figli, dopo un travagliato procedimento di separazione giudiziale, si è rivolta a questo Studio per essere rappresentata e difesa nel procedimento di cessazione degli effetti civili del matrimonio; in pratica, si era alla presenza di una figura paterna che si era volontariamente e pervicacemente estraniata da ogni e qualsiasi contesto nel rapporto genitoriale.
Ebbene, le condizioni oggettive del caso hanno reso inevitabile la richiesta di un affidamento super esclusivo e/o rafforzato.
Questa forma di affidamento, infatti, avrebbe permesso alla madre di prendere decisioni cruciali per la vita dei figli senza il consenso dell’altro genitore, così da evitarle di dovere ricorrere ogniqualvolta all’Autorità Giudiziaria, foss’anche per una decisione che si presenta invece come consueta, in un contesto di franca collaborazione tra ex coniugi.
La Nostra Strategia
Sono state raccolte prove documentali e testimonianze che hanno provato quanto denunciato in ricorso, smentendo il tentativo della controparte di rappresentate un diverso retroscena ed in particolare:
. si è avuta conferma della denunciata totale assenza del padre nel quotidiano dei figli;
. si è avuta altresì piena riprova della capacità della madre di garantire un ambiente sicuro, stabile e amorevole per i figli, come peraltro confermato dalla sua abnegazione nei loro confronti;
. inoltre, si è rilevata preziosa la collaborazione con esperti psicologi, il cui contributo è stato decisivo per sostenere tale posizione in aula.
La Sentenza
Il Tribunale di Foggia, con Sentenza n. ^^^^/2024, ha accolto appieno la nostra richiesta, affidando i tre figli in via super esclusiva alla madre; in merito, il Tribunale motivava questa decisione avendo rilevato
“che il padre non avesse manifestato alcuna disponibilità per garantire una maggiore presenza nella vita dei figli ed, in particolare, giustificando con gli impegni lavorativi la propria posizione. Degno di rilievo anche lo strafottente comportamento di inadempimento mantenuto in ordine al versamento del mantenimento e l’indifferenza rispetto alle richieste della figlia più piccola di vederlo, persistendo l’ostinato comportamento del resistente di disinteresse e, contemporaneamente, di ostacolo al funzionamento della macchina rappresentativa dei figli. Giova al riguardo precisare che al fine di contraddire in ordine alle accuse della madre, il padre non ha mai fornito puntuali contestazioni, limitandosi a galleggiare processualmente, senza mai assumere posizioni difensive chiare e omettendo persino di richiedere i termini ex art. 190 c.p.c. per tentare di convincere il Tribunale delle proprie tesi, rimaste tutte allo stadio della vuota asserzione. Sulla base di quanto emerso, alla madre deve essere conferita pienezza di poteri decisionali, in modo da poter adeguatamente tutelare i ragazzi, senza subire le condotte immotivatamente ostacolanti dell’altro genitore, tanto potendo avvenire solo con il regime dell’affido super esclusivo”.
In definitiva, con l’affidamento super esclusivo, la Cliente ora ha finalmente raggiunto l’agognata piena autonomia decisionale, in modo da poter adeguatamente tutelare i figli senza subire le condotte immotivatamente ostacolanti dell’altro genitore.
Perché Scegliere Noi?
Sappiamo che le controversie familiari sono tra le più delicate e complesse: per questo affrontiamo ogni caso con empatia, professionalità ed un approccio assolutamente personalizzato.
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